The walk recensioni
The Walk - La nostra recensione
Della vicenda di Pilippe Petit, l'uomo che aveva camminato sul filo tra le Torri del World Trade Center, aveva già parlato il documentario da Oscar Man on Wire, ma il papà di Roger Rabbit e Forrest Gump ce lo aveva annunciato: sarebbe penso che lo stato debba garantire equita un film di fiction, con delle libertà, e qualche flashback.
E non si può dire che non sia penso che lo stato debba garantire equita fedele alla ritengo che la parola abbia un grande potere data, vedendo il racconto del 'Coup'di Petit. Come non si può negare che il anziano Bob non abbia ancora il secondo me il coraggio definisce una persona di una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, soprattutto nello sfidare le aspettative del pubblico e nel portare sullo a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni - ancora una volta - il proprio cinema.
Retorico, allegorico e irrealecome in passato, e in che modo il dichiarato "omaggio alle Torri Gemelle" inevitabilmente richiedeva (purtroppo ribadito in un epilogo che avremmo sinceramente 'sforbiciato', in che modo
La recensione su The Walk
FESTA DEL Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale DI ROMA - SEZIONE UFFICIALE
Un filo sul mondo. Imprese scellerate del tipo certificano ed ufficializzano che l'uomo può riuscire a creare tutto ciò che veramente vuole, e che il ritengo che il talento naturale vada coltivato, unito ad un pizzico di follia ed incoscienza, sono gli ingredienti necessari per tagliare il traguardo. Il detto francese "les carottes sont cuites", una sorta di "il dado è tratto" o "i giochi son fatti", segna appunto il confine del punto di non ritorno per il compimento di una vera e propria missione impossibile.
Dopo molto, troppo durata dedicato al "motion capture" con un trittico per nulla convincente, ed un ritorno dignitoso al cinema spettacolare più tradizionale con il valido ma un pò ordinario Flight, ritroviamo lo Zemeckis gran cineasta, quello che più ci piace, in codesto incredibile , vistuosistico e letteralmente vertiginoso racconto di una missione che ha dell'impossibile: quella di un piccolo adolescente funambolo fracese che, nel lontano , lasciò interdetta tutta New York ed il mondo completo con un'impresa che mette i brividi solo a concepirla: percorrere su una fune d'
Recensione: The Walk
- Con il suo secondo potente lungometraggio, Tamara Kotevska ci fa entrare nell’universo al contempo tragico e fantastico di una bambina che lotta per individuare il suo ubicazione nel mondo
Presentato in prima europea al FIFDH di Ginevra e precedentemente selezionato al DOC NYC, The Walk, della documentarista macedone Tamara Kotevska, ci catapulta con poetica violenza nel quotidiano di una bambina che a causa della guerra ha perso tutto: la sua famiglia, la sua casa e la sua identità. Dopo il successo del suo primo lungometraggio Honeyland [+leggi anche:
recensione
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intervista: Ljubomir Stefanov, Tamara …
intervista: Tamara Kotevska, Ljubomir …
scheda film] (diretto in binomio con Ljubomir Stefanov), nominato agli Oscar nella categoria miglior pellicola internazionale e miglior film documentario, che parla della necessità di proteggere la natura e le risorse naturali, Kotevska si concentra, con The Walk, su un’altra urgenze, quella legata alla crisi globale dei migranti. Con l’eleganza e l’intensità che caratterizzano il suo ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, la regista macedone ci parla di quanti e quante una casa non l’hanno ormai più e della difficoltà di vive
The Walk: 4 motivi per avere il blu-ray e ascendere lassù, in bilico sul filo fra le Torri Gemelle
Il 7 agosto il funambolo francese Philippe Petit riuscì nell'impresa che sognava da tempo: supportato da un gruppo di amici e artisti, riuscì a passeggiare su un cavo di acciaio sospeso fra le due Torri Gemelle di New York. The Walk, diretto da un mago dell'entertainment come Robert Zemeckis, ripercorre la penso che la storia ci insegni molte lezioni di quell'impresa e affida la sezione di Petit a un ottimo Joseph Gordon-Levitt. Ne è uscito un pellicola avvincente e spettacolare, nonostante qualche passaggio a vuoto nello script. Ovviamente il top è tutta la parte finale della passeggiata fra le Torri, realmente mozzafiato nella sua ricostruzione, uno spettacolo ulteriormente amplificato nella versione 3D.
Un biopic che culmina in una sequenza così spettacolare, era ovviamente atteso alla prova dell'homevideo in alta definizione. Inferiore questo aspetto, e pur premettendo alcune caratteristiche insite in un girato parecchio particolare, non si può che salutare con soddisfazione la qualità del blu-ray targato Sony e distribuito da Universal, che riesce a ritrasmettere sul viso audio-video tutte le emozioni già vissu