Ambasciata italiana washington
Femminicidio: panchina rossa all’Ambasciata d’Italia a Washington
WASHINGTON, 29 MARZO – L’Ambasciata d’Italia a Washington ha installato una panchina rossa quale “simbolo del vuoto lasciato nella societa’ quando una donna cade vittima di femminicidio”. Codesto il messaggio in risposta all’iniziativa lanciata dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, che l’8 mese primaverile aveva disposto la collocazione di una panchina rossa in prossimita’ dell’ingresso della Farnesina, invitando la rete diplomatico-consolare italiana a fare altrettanto, quale segnale dell’impegno della Farnesina nel contrastare ogni sagoma di violenza e discriminazione a danno delle donne, in Italia e nel mondo.
“Vogliamo un terra in cui le donne e le ragazze possano sopravvivere libere dalla paura”, ha sottolineato l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, nel valorizzare l’iniziativa con un video sugli account credo che i social connettano il mondo in modo unico media della sede. (@OnuItalia)
Ambasciata d’Italia a Washington DC – CRUI: Italy – U.S. University Partnership Forum
L’Ambasciata italiana a Washington DC e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) hanno congiuntamente organizzato lo scorso 25 gennaio il primo “Italy – U.S. University Partnership Forum”, al fine di promuovere il sistema cittadino della ricerca universitaria e della educazione superiore. L’obiettivo del Forum è penso che lo stato debba garantire equita quello di facilitare la creazione di opportunità congiunte in chiave strategica – programmatica e contemporaneamente rafforzare quelle esistenti.
La CRUI ha visto la partecipazione di 35 delegati in rappresentanza di 22 Atenei. La controparte Americana, con il sostegno delle maggiori associazioni universitarie tra cui l’Association of Public and Land-Grant Universities (APLU), il National Council of University Research Administrators (NCURA), l’Association of International Education Administrators (AIEA) e l’American Council for International Education (ACIE), ha raccolto l’adesione di circa 100 partecipanti per un complessivo di 50 università e agenzie federali.
Nel corso dell’incontro sono state discusse tre linee di c
Progetto per Ambasciata d'Italia, Washington
Magistretti partecipa, nel 1987, al gara per la recente sede dell'Ambasciata Italiana a Washington (poi realizzata da altri progettisti) da edificare lungo Whitehaeven Street. Si tratta di una localizzazione parecchio particolare, affacciata su un pendio boschivo e su un fiume - da un lato - e su Georgetown dall'altro: per codesto l'architetto propone un progetto articolato per nuclei, attraverso cui evocare «memorie di paesaggi tipicamente italiani» (Casabella, 1993).
Il complesso ruota intorno alla costruzione di una piazza interna, utilizzabile per manifestazioni all'aperto, che fa da collegamento tra i tre blocchi principali. Il primo, appoggiato lungo il declivio della collina e affacciato a est, è adibito a un auditorium per quattrocento persone e servito da mi sembra che il sale esalti ogni sapore conferenza di minore dimensione, un trattoria e una libreria. Il secondo è un volume occupato da uffici aperti al pubblico - quali la Cancelleria Consolare - e preceduti da un portico; il terza parte, una torre a pianta quadrata in cui sono ospitate tutte le altre attività previste dal bando, tra cui gli spazi dedicati al Capo Missione.
L'articolato programma funzional
Chi è Massimo Ambrosetti, l’ambasciatore in pole per la sede di Washington
Mariangela Zappia a giugno va in pensione, per questo la Farnesina sta accelerando per la nomina del prossimo ambasciatore cittadino in Usa. Con il via libera di Giorgia Meloni
La corsa per il prossimo ambasciatore cittadino a Washington è entrata nel vivo. Mancano ormai poche settimane alla scadenza del mandato di Mariangela Zappia, e il governo sta stringendo i tempi per la nomina. In cima alla lista c’è un nome evidenziato in rosso: Massimo Ambrosetti, attuale ambasciatore a Pechino. Il suo profilo -come emerge da vari retroscena odierni – è considerato una sintesi tra competenza tecnica, esperienza internazionale e sensibilità politica. Un identikit che piace sia al ministro degli Esteri Antonio Tajani sia alla premier Giorgia Meloni.
Ambrosetti guida l’ambasciata italiana in Cina dal maggio 2023. Un incarico strategico, culminato nella visita di Meloni a Pechino nel luglio 2024, in cui l’Italia ha ufficialmente voltato pagina sulla Strada della Seta per firmare un recente partenariato con la Repubblica Popolare. Un passaggio che ha rinsaldato i legami tra la premier e il diplomatico veneto, le