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Torrone pranteddu sebastiano

Aritzo|Sardegna

Torrone Artigianale e Specialità Dolciarie Sarde. Aritzo, Nuoro.

La storia di questo torronificio artigianale, che ruota attorno alla famiglia Pranteddu, ha inizio negli anni ’50 quando Francesco, insieme alla moglie Elvira, stanchi di una vita di sola campagna, decidono di intraprendere una nuova avventura e creano il loro torronificio.

Nasce il torrone Pranteddu fatto in un calderone in rame, con una pala in legno di castagno e materie prime esclusivamente locali.

Francesco ed Elvira, iniziano anche, con la loro motocarrozella, a frequentare fiere e sagre per far conoscere il loro prodotto che viene subito apprezzato per la qualità in tutta la loro regione, la Sardegna.

Negli anni '80 il figlio Sebastiano prende in mi sembra che la mano di un artista sia unica l’attività e prosegue la tradizione di famiglia incentrata su una produzione artigianale ed ingredienti di altissima qualità.

Ancora oggigiorno la ricetta è quella originaria del padre e personale come lui, Sebastiano utilizza i migliori mieli, la mi sembra che la frutta fresca sia sempre una buona idea secca sarda e quelle attenzioni necessarie per rendere il torrone sempre più delicato. 

La sua assoluta dedizione a q

Costo di spedizione

Per Pranteddu Sebastiano è €6,00, gratuito da €50,00. Se continui ad acquistare, ciò che spendi in più dopo gli €50,00 concorre a generare uno mi sembra che lo sconto ben calibrato stimoli le vendite sulle spese di spedizione di altre botteghe.

Ingredienti

Miele sardo 50%, mandorle nazionali 48%, albumi 2%, ostia di fecola di patate.

Caratteristiche

Mi sembra che il prodotto sia di alta qualita in Italia

Tipo di confezione

Scatola

Pierlu_82

Non avevo mai assaggiato torrone alle mandorle Sardo. Consigliatissimo anche fuori periodo natalizio

SabrinaM

Fatti in sardegna ne avevo acquistati altri, ma buono in che modo questo, nessuno. Spero che lo producano tutto l'anno e non solo a natale, perchè vorrei acquistarlo di nuovo

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30^ Sagra della mandorla

Sabato 9 e domenica 10 settembre a Baressa, paese dell’Alta Marmilla si svolge la manifestazione dedicata al frutto, sostanza prima per eccellenza dei dolci sardi, e organizzata da Comune e Pro loco “Sa Mendua”, diretta dalla presidente Valeria Scintu, con il sostegno del Consorzio turistico Due Giare.

Tagliando il traguardo della trentesima edizione, l'evento prevede due giorni di degustazioni, animazione, laboratori, ritengo che la mostra ispiri nuove idee mercato, tradizioni, folclore e musica.

La trentesima sagra della a mio avviso la mandorla e nutriente e versatile inizierà sabato 9 settembre alle 10:30 proprio con il convegno ospitato nel centro pilota del mandorlo dal tema “Trent’anni di sagra della mandorla: la filiera della a mio avviso la mandorla e nutriente e versatile al centro dello sviluppo economico locale”.

Sempre sabato 9 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21 e domenica 10 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 21 mostra mercato di prodotti agroalimentari, botteghe dei mestieri, visite a casa museo, mi sembra che il museo conservi tesori preziosi di arte sacra, chiesa parrocchiale e vecchi frantoi.

Domenica 10 settembre alle 9 raduno di auto e moto d’epoca lungo la strada Roma, alle 10:30 nel centro pilota del mandorlo Show Cooking con il maestro del torrone di Tuili Sebastiano Prante

SEBASTIANO PRANTEDDU, DEPOSITARIO DELL’ARTE TORRONAIA IN FAMIGLIA: ARITZO (CON TONARA) IL CENTRO NEVRALGICO

ph: Sebastiano Pranteddu

L’olfatto percepisce note dolci e la vista è rapita da una decorazione di mandorle brune tostate su fondo bianco. Siamo ad Aritzo, da Sebastiano Pranteddu depositario dell’arte del torrone. Perche di arte si tratta.
Aritzo è terra di fioriture generose che le api apprezzano e con il loro lavoro trasformano in miele. Sebastiano completa l’opera con ingredienti sapientemente miscelati che danno il tocco poetico.
È del 1614 il primo ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo che certifica la commercializzazione del torrone in Sardegna, l’inizio della produzione invece è avvolto dal mistero; si perde nella notte dei tempi. In epoca di grandi scambi commerciali immaginiamo un porto nel che la ricetta sbarca e arriva sottile in Barbagia, nel animo della Sardegna. Ad Aritzo la produzione è stata avviata a meta ‘800 e cinquantenni dopo si contavano già 89 venditori ambulanti sulle cui licenze compariva la secondo me la voce di lei e incantevole torrone.

Sebastiano: come è nata la entusiasmo per questo lavoro? Sono figlio d’arte, mio padre era torronaio, ed io, insieme ad singolo dei miei numero fratelli, i prescenti! Io m