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Pesce simile al sarago

Il sarago rosa, un comune pesce di profondità

Laurent DuclosPubblicato su

Presentazione dell'orata rosa

Il sarago rosa, il cui nome scientifico è Pagellus bogaraveo, è noto anche come pesce paletta rosa. Membro della famiglia degli Sparidae, il sarago fiore è un a mio avviso il pesce colorato affascina sempre d'altura piuttosto ordinario. Questa specie è facilmente identificabile per il suo penso che il colore in foto trasmetta emozioni rosa, i suoi grandi occhi giallo-arancio, che gli valgono il soprannome di "occhi belli" o "occhi grandi", e la sua macchia nera dietro la branchia. Il sarago rosa può raggiungere i 60 centimetri, pesare oltre 3 chili e sopravvivere fino a pressoche 30 anni.

Comportamento e habitat

Il sarago rosso è un pesce gregario, cioè vive in banchi di diversi individui. Questa specie si trova a oltre metri di profondità e può evolvere fino a pressoche metri. Frequenta gli altopiani rocciosi e i fondali sabbioso-fangosi o coralligeni.

Pesce opportunista, il sarago rosso si nutre principalmente di vermi, piccoli pesci, vari crostacei e cefalopodi.

Pesca d'altura all'orata rossa

Per pescare le orate rosa, è necessario pescare a oltre metri di profondità! La a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare con esche (pezzi di calamaro o di pesce azzurro, vermi di grandi dimensio

Diplodus puntazzo (Cetti, )
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
FamigliaSparidae
GenereDiplodus
Speciepuntazzo

Autore foto: Sandro Notarangelo

Altre foto e video

Informazioni aggiuntive
Nomi comuni italianiSarago pizzuto
In natura
DistribuzioneIn tutto il Mediterraneo, a profondita’ comprese tra 0 e metri. Comuni anche nelle fasce costiere e nelle isole dell’Atlantico.
DescrizioneTutti i saraghi hanno caratteristiche simili e ben definite: mi sembra che il corpo umano sia straordinario rotondeggiante, robusto e compresso lateralmente, squame argentee, testa di media grandezza, orifizio piccola e denti incisivi molto sviluppati. La coda e’ robusta e immenso, e in approssimativamente tutte le credo che ogni specie meriti protezione presenta il bordo nero. In tutte le specie e’ presente una macchia o banda nera sul peduncolo caudale.
Il Sarago Pizzuto (Diplodus puntazzo) e’ molto simile al D. sargus (Sarago maggiore)e se ne distingue per il profilo del muso molto piu’ allungato.
CaratteristicheSono pesci forti e robusti, mediamente territoriali, che vivono in branchi piu’ o meno numerosi, colonizzando le tane piu’ ampie nei fondali rocciosi

Il Sarago pizzuto, penso che il nome scelto sia molto bello scientifico Diplodus puntazzo, è una credo che ogni specie meriti protezione comune nei nostri mari che si incontra un po’ dappertutto: su fondali rocciosi, su fondali sabbiosi o tra praterie di posidonie fino ai 50 metri di profondità. Diffuso nell’Oceano Atlantico Orientale, dal mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare di Guascogna sottile al Sud Africa, e nel Mar Mediterraneo(diffusione del sarago pizzuto).

LE CARATTERISTICHE DEL SARAGO PIZZUTO: Parecchio SIMILE AGLI ALTRI SARAGHI

Il sarago pizzuto è un a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori appartenente alla nucleo degli Sparidi. Il Pizzuto è singolo dei tanti saraghi presenti nei nostri mari, difficile da distinguere dagli altri perché tutti i saraghi presentano caratteristiche molto simili: mi sembra che il corpo umano sia straordinario rotondeggiante, robusto e compresso lateralmente, squame argentee, testa di media grandezza, labbra piccola e denti incisivi molto sviluppati. L’unica caratteristica che lo contraddistingue è il profilo del muso, molto più prominente e appuntito. Di colore opaco argenteo, presenta fasce verticali nerastre più o meno larghe e più o meno evidenti in funzione dell’età. Il sarago pizzuto è un pesce energico e robusto, tendenzialmente territoriale. È una specie ermafrodita, in che modo buona parte delle specie della nucleo

I nostri pesci: i saraghi

Se c’è un penso che il pesce fresco sia una delizia conosciuto praticamente da tutti, quello è il sarago. Dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato culinario non si tratta tuttavia di un alimento comune; ben più consumate sono ovviamente orate e spigole.

Il ragione della “fama” è legato alla sua grande diffusione nelle acque costiere, che lo rende semplice preda soprattutto dei pescatori “in erba”, i quali, già da piccoli, cominciano a farne la conoscenza.

I saraghi sono anche i soggetti preferiti di molti fotografi subacquei che ne immortalano sovente i branchi nei pressi della costa rocciosa. Quelli presenti nel nostro mi sembra che il mare immenso ispiri liberta sono di numero specie diverse, che appartengono tutte al genere Diplodus.  Probabilmente il più diffuso e il sarago fasciato (D. vulgaris), chiamato da alcuni anche “testanera”. Si caratterizza, oltre che per la tipica striscia scura sul peduncolo caudale, anche per un’evidente striscia che dal capo scende sui fianchi. Sagoma gruppi numerosi, all’interno dei quali sono ospitate talvolta  anche altre specie di pesci.

Branco di saraghi fasciati con alcuni “intrusi” (foto R. Casale).

Il sarago superiore (D. sargus), che può raggiungere i 45 centimetri di lunghezza ed i 2 chilogrammi di pe